Rhizome Rosi: International Conference on the Thought of Rosi Braidotti @ Sorbonne Paris
This conference aims to bring together researchers, artists, and practitioners who wish to engage in dialogue with Rosi Braidotti’s project.
This gathering aims primarily to create an «intergenerational» meeting place, which will prioritize contemporary re-readings, revivals and extensions of Rosi Braidotti’s thought. Presentations will follow the standard academic convention of spoken papers, but may also adopt more experimental formats.
Context
Rosi Braidotti's thinking occupies a central place in contemporary debates around feminism, posthumanism, nomadic subjectivities, and the critique of knowledge production practices. She extends and renews the thinking of Gilles Deleuze, Félix Guattari, Luce Irigaray, and the Australian materialist tradition (Val PLUMWOOD and the school of critical Spinozism), proposing an ethical and political reconfiguration of the subject through the concepts of nomadism, vital materialism, becoming, and the posthuman.
In a context of ecological, social, technological, and existential crises, Braidotti's approach opens up an original space for thought, at the intersection of continental philosophy, gender studies, critical theory, environmental humanities, and post- and transhumanist studies.
The notion of the "rhizome" captures these different dimensions. The rhizome allows us to think simultaneously about a cluster of inter-related ideas: a multiple vision of the subject, constituted by divergences and hybridizations; an anti-hierarchical politics, critical of vertical and arborescent - unitary - power structures; and a method of transversal reflection, that cuts across diverse disciplinary fields, and thus is capable of enriching different areas of knowledge.
This rhizomatic approach also led Braidotti to a radical critique of classical humanism and modern dualisms, rejecting the idea of unitary and fixed identities in favour of "nomadic" subjectivity, always "becoming" and framed by heterogeneous and affirmative modes of belonging.
This conference brings together researchers, artists, and practitioners who wish to engage in dialogue with Rosi Braidotti’s project.
This gathering aims primarily to create an «intergenerational» meeting place, which will prioritize contemporary re-readings, revivals and extensions of Rosi Braidotti’s thought.
Presentations will follow the standard academic convention of spoken papers, but also adopt more experimental formats.
Programme
15 janvier
09:30 Welcome to participants & coffee
10:00 Welcome to the Symposium Columbia Global Centre
Organising Committee
10:15 Rosi Braidotti - The Rules of the Game
11:00 Panel 1 : The Plateaux
Q & A Session
12:30 Lunch Break
14:00 Workshop : Laura Kirshenbaum & Alix de Morant : Cultiver la joie - Cultivate joy
14:30 Panel 2 : Nomadism and Becoming
Sofia Mattioli : Cyborg e altre (non) dee : rielaborazioni contemporanee del rifiuto del binarismo di genere.
Martina Lodi, Biagio Mazzella : Separatism, Antisociality, Nomadism: Escaping Strategies in Lonzi, Bersani, and Braidotti.
Andrés Zenteno Cardoso : Figurations somathétiques : Somato-esquisses d’une subjectivité post-humaine.
Yuqin Jiang : Embodiment, Nomadic Subjectivity, and Postanthropocentrism: Rosi Braidotti’s Cyborg Theory.
Q & A Session
16:20 Coffee Break
16:40 Panel 3 : Posthumanism, Ethics & Politics (1)
Daan F. Oostveen : Braidotti’s Affirmative Ethics : reflections on a contested proposal.
Jennifer Guerra : Undutiful Daughters to a Nomadic Mother : Rosi Braidotti’s genealogy in Italian feminism.
Freyja van den Boom : Speculative Legal Futures : Meet ChatbotRosi on Law, Posthumanism, and Imagination.
Shengke Deng : Impersonal Generation and Posthuman Ethics in the Digital Age : From Subjectivity to Nomadic Responsibility.
Q & A Session
18:30 End of the day
16 janvier
09:00 Workshop
Laura Kirshenbaum & Alix de Morant : Comment faire de la joie une pratique concrète accessible au plus grand nombre ?
09:50 Coffee Break
10:00 Panel 4 : Posthumanism, Ethics & Politics (2)
Fabrice Bourlez : Le post-humain a-t-il un inconscient ?
Yu-Cheng Cheng : Astroposthuman Temporality : On the Time Continuum and Becoming-cosmos.
Fiona Hillary, Troy Innocent : Radical Ancestors :Posthuman and Boonwurrung Methods across Australian Places.
Armando Zacarías : Échos pluriversels : Le côté décolonial de Rosi Braidotti.
María José Acosta Lazo, Paulina Bronfman, Isabel Anayanssi Orizaga Inzunza : Rivers as Legal Subjects : Posthuman Feminist Perspectives on Law, Rights, and Justice
Q & A Session
12:15 Lunch Break
13:30 Panel 5 : Representations, Resistance & Imagination (1)
Nicole AL Manley : Becoming River - how to rhizome with art-based methods.
Evangelia Danadaki : The Contemporary Artist as a Nomadic Subject: based between here and there.
Camille Alquier-Azan : My “minotaurian” love : An artistic subversive “misappropriation” conversing with Braidotti’s thought on “positive” desire.
W. K. Lyhne : Unstablism : The Aesthetics of Nomadic Figuration.
Q & A Session
15:20 Coffee Break
15:40 Panel 6 : Representations, Resistance & Imagination (2)
Arda Yılmaz : Nomadic Becomings in Digital Play : Posthuman Subjectivities in Open World Games.
Soo Jin Chung : Virtual Characters and Posthuman Subjectivities : Cognitive and Emotional Learning in the Age of the Fourth Industrial Revolution.
Andrea Raso : Entangling the Skein of Life : Rosi Braidotti’s George Eliot.
Miruna-Andreea Carp : Socialist Nomadism :Braidotti’s Posthuman Ethics and Romanian Ecopoetics (1964–1989)
Q & A Session
17:30 Concluding Events
Laura Kirshenbaum & Alix de Morant : How can we make joy a concrete practice accessible to as many people as possible? - Lecture (17:30)
Rosi Braidotti (18:00)
18:30 End of the day
Webinar Violenza di genere, media e rappresentazioni culturali @ Prime Minister
Formazione online sui temi di genere
L’evento
Come vengono rappresentate la violenza di genere, le relazioni e i corpi femminili nei media, nel giornalismo e nei prodotti culturali? Quali narrazioni contribuiscono a normalizzare stereotipi e squilibri di potere? E quali, invece, possono diventare strumenti di cambiamento?
Questo incontro del progetto Acting Out è dedicato a esplorare il ruolo dell’informazione, della cultura pop e della produzione mediatica nella costruzione dell’immaginario
🌿 Violenza di genere, media e rappresentazioni culturali
📅 16 dicembre 2025
⏰ 18:00 - 20:00
💻 Formazione online su Zoom
🎟️ Partecipazione gratuita – iscrizione obbligatoria al seguente link
La fabbrica di bottoni (Rizzoli) @ L'École Asti
Presentazione del libro La fabbrica di bottoni (Rizzoli) con l’autrice e con Francesca Carretto.
Il femminismo non è un brand (Einaudi) @ Libreria Lovat Villorba (TV)
Presentazione del libro Il femminismo non è un brand (Einaudi) con l’autrice e Camilla Ferello, di Le Miriadi.
Trent’anni dopo Pechino: le parole che ci hanno cambiato @ Casa Internazionale delle Donne di Roma
Nel 1995, la Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne tenutasi a Pechino ha rappresentato uno spartiacque nella storia dei diritti di genere. A trent’anni di distanza, il suo impatto continua a risuonare nelle battaglie contemporanee per l’uguaglianza nelle differenze, la giustizia sociale e la libertà.
L’evento “Trent’anni dopo Pechino: le parole che ci hanno cambiato” vuole essere un momento di riflessione collettiva, ma anche di rilancio. Un’occasione per tornare sulla Dichiarazione e Programma d’Azione, sottoscritti da 189 governi, che ha ridefinito il modo in cui il mondo guarda alle questioni di genere, mettendo al centro parole nuove, radicali, trasformative.
Cruciale per il successo è stato il forum delle Organizzazioni non governative che il governo cinese volle collocare Huairou—a oltre due ore di autobus da Pechino—e che è iniziato pochi giorni prima della conferenza ufficiale. Per dieci giorni, le 30.000 partecipanti hanno scelto tra 4.000 workshop e panel a cui partecipare. Hanno animato le sessioni plenarie quotidiane che hanno messo in risalto i temi di attiviste e leader femministe. Le relatrici delle sessioni plenarie hanno mobilitato il pubblico attorno a temi globali, come la partecipazione politica, la libertà religiosa, la giustizia economica e la violenza contro le donne fornendo la prima critica “di massa” alla globalizzazione e ai suoi effetti distruttivi reclamando alternative. Il Forum delle ONG di Huairou ha partecipato attivamente all’incontro ufficiale più di qualsiasi altra conferenza delle Nazioni Unite. Il successo della Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne è dipeso, quindi, dalla forte interazione e dagli impegni reciproci tra attiviste e governi da cui è scaturita la Piattaforma d’Azione di Pechino (BPfA).
La sinergia e l’euforia create dalla conferenza di Pechino, la sua portata, profondità e diversità rimangono ineguagliabili e costituiscono tuttora la cornice globale più completa per le questioni di genere. Pechino ha plasmato il panorama della giustizia di genere, alimentato progressi legislativi e riforme politiche e mobilitato l’attivismo femminista. Tuttavia, il divario tra leggi scaturite da Pechino e la loro attuazione rimane significativo, mentre il mondo è alle prese con conflitti armati, violenza, catastrofi climatiche e disuguaglianze sempre più profonde – che minacciano di vanificare decenni di conquiste femministe.
Per l’evento si prevedono due sessioni, questa del 4 dicembre 2025, l’altra intorno alla metà di gennaio 2026, e 8 panel tematici in un dialogo intergenerazionale fra chi ha partecipato a Pechino o militato per la sua attuazione e chi oggi porta avanti quelle battaglie, arricchiti da testimonianze dirette di attiviste presenti alla Conferenza. che riflettono parole e concetti.
Il corpo è mio. Una storia di emancipazione e libertà @ Pazza Idea Festival Cagliari
Incontro tra Jennifer Guerra e Lavinia Bianchi.
La fabbrica di bottoni (Rizzoli) @ Pagine Ribelli Sesto Fiorentino
Presentazione de La fabbrica di bottoni (Rizzoli) con l’autrice e il gruppo di lettura Leggo Femminista.
Spogliatoi e chat del calcetto: dove gli uomini imparano a fare gli uomini @ FACCIAMO LUCE Mondadori Bookstore Roma Cola di Rienzo
Nei due incontri della rassegna "Facciamo Luce sulla violenza di genere", la curatrice Jennifer Guerra ha deciso di concentrarsi sulla base della piramide della violenza di genere, quella che spesso viene ignorata o minimizzata, per fare luce su come la cultura di massa, le nostre abitudini quotidiane e il nostro linguaggio normalizzino la gerarchia di genere e la violenza.
Il secondo incontro si terrà mercoledì 20 novembre presso il Mondadori Bookstore di Piazza Cola di Rienzo a Roma e sarà dedicato al tema della mascolinità e dei modelli che plasmano l’identità maschile.
Con il titolo “Spogliatoi e chat del calcetto: dove gli uomini imparano a fare gli uomini”, l’incontro mette a fuoco un’altra parte fondamentale e spesso invisibile della base della piramide della violenza di genere: quella che riguarda la socializzazione maschile e le norme implicite che educano i ragazzi alla virilità e al potere.
Jennifer Guerra dialogherà con Alessio Maronn, divulgatore che si occupa di mascolinità, e Marianna Di Gioia, docente e autrice del libro “Com’è l’acqua? Riconoscere il mare invisibile del patriarcato” (Settenove, 2023).
Insieme affronteranno il modo in cui gli uomini imparano, dalla scuola ai social, dagli spogliatoi alle chat a riconoscersi in modelli di forza, competizione e controllo, e rifletteranno su come decostruire questi schemi per costruire relazioni più libere e paritarie.
Dissonanti: le donne soggetti e oggetti della musica @ FACCIAMO LUCE Mondadori Bookstore Milano Crocetta
Nei due incontri della rassegna "Facciamo Luce sulla violenza di genere", la curatrice Jennifer Guerra ha deciso di concentrarsi sulla base della piramide della violenza di genere, quella che spesso viene ignorata o minimizzata, per fare luce su come la cultura di massa, le nostre abitudini quotidiane e il nostro linguaggio normalizzino la gerarchia di genere e la violenza.
Il primo incontro, in programma martedì 19 novembre alla Libreria Mondadori di Porta Romana (Milano), sarà dedicato al tema della rappresentazione femminile nella musica.
Con il titolo “Dissonanti: le donne soggetti e oggetti della musica”, l’appuntamento vuole esplorare la base della piramide della violenza di genere: quella parte spesso ignorata o minimizzata, che si manifesta nella cultura di massa, nel linguaggio e nelle abitudini quotidiane, contribuendo a normalizzare stereotipi e gerarchie di genere.
Dialogheranno con Jennifer Guerra due ospiti d’eccezione: Veronica Tosetti, autrice del podcast Mind the Rap – Un’analisi transfemminista (Koliba), e Riccardo Burgazzi, editore e autore del libro Il maschilismo orecchiabile: mezzo secolo di sessismo nella musica leggera italiana (Prospero Editore, 2021).
Insieme analizzeranno come la musica, da potente strumento culturale, possa essere al tempo stesso veicolo di oggettificazione e spazio di protagonismo per le donne, interrogandosi su come le narrazioni musicali contribuiscano a definire e talvolta a sovvertire i ruoli di genere nella società.
La fabbrica di bottoni (Rizzoli) @ Libreria Rinascita Empoli
Presentazione del libro La fabbrica di bottoni (Rizzoli) con l’autrice e con Domitilla Marzuoli, nell’ambito della rassegna “Donne al centro”.
La fabbrica di bottoni (Rizzoli) @ Fondazione Querini Stampalia Venezia
Presentazione del libro La fabbrica di bottoni (Rizzoli) con l’autrice e con Costanza Jesurum.
La fabbrica di bottoni (Rizzoli) @ OFF TOPIC Torino
Presentazione del libro La fabbrica di bottoni (Rizzoli) con l’autrice e con Alessandro Colombo.
La fabbrica di bottoni (Rizzoli) @ Verso Libri (Milano)
Presentazione del libro La fabbrica di bottoni (Rizzoli) con l’autrice e Silvia Grasso.
Ri-Fare l'amore @ Resister Festival Femminista Parma
Con Jennifer Guerra, Cosimo Marco Scarcelli e Greta Tosoni. Introduce Elisabetta Salvini della Casa delle Donne di Parma.
La fabbrica di bottoni (Rizzoli) @ Libreria Zabarella (Padova)
Presentazione del libro di Jennifer Guerra La fabbrica di bottoni (Rizzoli) a cura della Libreria Zabarella. Location TBD.
Festivaletteratura Mantova
ATTIVISMI - Fabrizio Acanfora e Jennifer Guerra con Grace Fainelli
11:30 Piazza Leon Battista Alberti
Ingresso libero
Cosa significa essere attivista? E ci sono forme diverse di attivismo? Ma soprattutto qual è il ruolo della protesta e della resistenza in un mondo dominato da un sistema che sembra non lasciare alternativa alla sottomissione e all’omologazione? Il secondo incontro di Words match è dedicato alla parola “attivismi” e alle sue tante declinazioni. A confrontarsi con gli e le adolescenti, e con il pubblico di ogni età, su come fare attivismo e su come parlarne saranno Fabrizio Acanfora, scrittore e formatore (Rompere il gioco. L’attivismo nel Ventunesimo secolo) e Jennifer Guerra, autrice e giornalista (Il femminismo non è un brand) guidati da Grace Fainelli, esperta di comunicazione e di linguaggio inclusivo (Decolonizzare lo sguardo).
VESTITE PER LA RIVOLUZIONE - Jennifer Guerra e Marcella Terrusi con Olga Campofreda
15:00 Teatro Bibiena 7,50 €
Possiamo dire che Pippi Calzelunghe è maestra di libertà e anche di stile? Che il suo modo di vestirsi ha influenzato non solo le sue innumerevoli lettrici ma anche la moda? E Mary Poppins? Partendo da Il guardaroba favoloso di Marcella Terrusi – studiosa di letteratura per l’infanzia e docente nel Dipartimento di Scienze per la qualità della vita dell’Università di Bologna –, Olga Campofreda guida un dialogo con Jennifer Guerra, laureata in Lettere e in Moda, giornalista e scrittrice che si occupa di tematiche femministe (Il femminismo non è un brand, La fabbrica di bottoni), sull’immaginario infantile tra fili, stoffe e vestiti. Da Pinocchio a I vestiti nuovi dell’imperatore, da Mary Poppins agli infiniti outfit di Cenerentola, dai topi sarti di Beatrix Potter alla Rosie di Maurice Sendak, dal corredo di famiglia all’abito preferito, le autrici riflettono su come la letteratura possa creare visioni e aprire ad opportunità, mostrare strade inaspettate e possibilità di affermare sé stesse.
"Il corpo delle pagine Scrittura e vita in Carla Lonzi" @ Triennale Milano
Il volume (Moretti & Vitali, 2024) propone una lettura della vicenda esistenziale e intellettuale di Carla Lonzi, focalizzata sul rapporto della pensatrice con lo scrivere, concepito come atto politico e trasformativo, gesto che fa corpo unico con l’esperienza della vita, come pratica per affermare la propria soggettività e tessere relazioni. Le autrici delineano gli elementi di una critica femminista alla cultura dominante, offrendo anche una riflessione originale sull’organizzazione della casa editrice da lei fondata, Scritti di Rivolta Femminile, uno degli spazi collettivi in cui il femminismo ha preso corpo. Frutto di una lunga ricerca e di un dettagliato lavoro d’archivio, il libro offre uno sguardo inedito su Carla Lonzi, con un ricco apparato documentale, testuale e iconografico.
Intervengono Linda Bertelli e Marta Equi Pierazzini, autrici; Luciana Castellina; politica e scrittrice; Jennifer Guerra, giornalista e scrittrice Con la partecipazione di Damiano Gullì, curatore per Arte contemporanea e public program di Triennale Milano
Il corpo e la scrittura. Narrare sé stesse, riscrivere il mondo @ Gallerie d'Italia (Torino)
Il Public Program #Inside è un ciclo di incontri curato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con il Circolo dei Lettori, inserito nell'ambito della mostra CARRIE MAE WEEMS: THE HEART OF THE MATTER.
Il programma esplora temi quali identità, rappresentazione, linguaggio e rilettura della storia attraverso l’arte, dando spazio a voci e pratiche capaci di interrogare le narrazioni dominanti.
Particolare rilievo è attribuito al tema dell’afrodiscendenza e alla rilettura critica della storia coloniale e post-coloniale, con l’intervento di curatori e curatrici, artisti e artiste, studiosi e studiose, come Grace Fainelli, Hanane Makhloufi e Valentino Agunu, impegnati a mostrare il potenziale trasformativo e riparativo dell’arte nella costruzione di futuri più giusti e plurali.
Gli incontri si terranno dalle ore 18.30 salvo diverse indicazioni, nelle Gallerie d'Italia.
Maggiori informazioni sono consultabili a questo link.
La partecipazione al Public Program #Inside è gratuita, previa prenotazione sul sito di Gallerie d’Italia: clicca qui.
Mercoledì 21 maggio 2025 – Il corpo e la scrittura. Narrare sé stesse, riscrivere il mondo
Con Jennifer Guerra e Karima 2G.
Le parole sono uno sciame d'api @ Salone del Libro di Torino - Pista 500
Presentazione del libro Le parole sono uno sciame d’ape (Sperling&Kupfer) con la curatrice Loredana Lipperini e con le autrici Chiara Volpato, Jennifer Guerra, Vera Gheno, Giulia Paganelli, Melissa Panarello, Romana Petri.
Presentazione Le parole sono uno sciame d'api @ Brescia da leggere
Presentazione del libro Le parole sono uno sciame d’api (Sperling & Kupfer) con la co-autrice Jennifer Guerra e Elisa Belotti nell’ambito del festival Brescia da leggere.
Presentazione in streaming Le parole sono uno sciame d'api (Sperling & Kupfer) @ Librerie Ubik
Con la curatrice del volume Loredana Lipperini, le autrici Jennifer Guerra e Vera Gheno e i librai Ubik di Bologna e Sesto Fiorentino.
Presentazione in streaming sulla pagina Facebook “Ubik Librerie”.
Presentazione "Il femminismo non è un brand" (Einaudi) @ Circolo ARCI Laghi Margonara
Presentazione di Il femminismo non è un brand (Einaudi) con l’autrice Jennifer Guerra nell’ambito della rassegna “ComeTe Verdi: Stelle cadenti per desideri e propulsioni transfemministe e sostenibili”. A seguire apericena e concerto.
Femminismi. L'eredità degli anni '60 e '70: riflessioni e pratiche @ Festival (R)Esistenze Femministe - Casa delle Donne di Terni
Con Valentina Capati e Camilla Annicelli.
Il soggetto imprevisto: il femminismo italiano degli anni '70 @ Università di strada Pescara
Alla fine degli anni '60, alcune studiose e artiste che erano transitate negli USA e avevano incontrato i movimenti della New Left portarono in Italia una novità: il femminismo. Nel giro di pochi anni, il nostro Paese produsse uno dei movimenti delle donne più variegati e interessanti al mondo, capace di modificare nel profondo non solo la vita delle donne, ma anche la vita politica del Paese. La lezione ripercorre i momenti salienti della storia del femminismo italiano, dal 1968 fino alla crisi degli anni Ottanta, approfondendo anche le diverse linee di pensiero.
Talk "Giovani e femminismo" @ Pesaro
Jennifer Guerra in dialogo con Elisabetta Furlani (Associazione Percorso Donna) e Camilla Murgia (Assessora alle politiche giovanili del Comune di Pesaro).
Il femminismo non è un brand @ Scarpe rosse - Milano
Presentazione de Il femminismo non è un brand (Einaudi) con l’autrice, nell’ambito dell’iniziative legate alla mostra “Scarpe rosse – Quando il design diventa simbolo” di Spazio Lineapelle, in collaborazione col centro antiviolenza Kore di Vigevano.
Storie di donne @ Università del Piemonte Orientale
"Storie di donne" sarà un’occasione per riflettere e confrontarsi su temi cruciali, grazie agli interventi di esperte/i, giornaliste/i, blogger e rappresentanti del territorio.
Programma:
• 10:00 Apertura dei lavori e introduzione a cura di Alessandra Gennari, Presidente del Comitato Unico di Garanzia UPO.
Saluto delle Autorità:
• Menico Rizzi, Rettore UPO
• Alessandro Canelli, Sindaco di Novara
• 10:30 Relazioni:
• Giulia Siviero, Il Post: Cultura dello stupro e dintorni
• Elia Impaloni: Il Centro Anti Violenza di Novara
• Edit Shahi: L’accoglienza della donna nei casi di violenza e il percorso di intervento nell’AOU “Maggiore della Carità” di Novara
• Elena Bigotti: Il ruolo della Consigliera di Fiducia in UPO
• Collegamento con Jennifer Guerra, autrice del volume Il femminismo non è un brand (Einaudi, 2024)
• 11:45 Conclusioni a cura di Alessandra Gennari
Il femminismo non è un brand @ San Vito al Tagliamento (PN)
Incontro di approfondimento sul tema del femminismo e violenza di genere insieme alla giornalista e scrittrice Jennifer Guerra. Modera la dott.ssa Karin Di Stefano.
a cura dell’Amministrazione Comunale e della Commissione Pari Opportunità.
Talk a due voci su Carla Lonzi @ Open Sunday CSO Django Treviso
Con Jennifer Guerra e la storica Emiliana Losma. Durante la giornata sarà possibile firmare la petizione per una legge sull’aborto sicuro di My Voice My Choice e la petizione di Progetto Donne Veneto per avere una targa in Piazza Indipendenza che riporti l’antico nome Piazza delle Donne.

